Inserisci del testo per effettuare una ricerca veloce all'interno del nostro portale.
Secondo uno studio dell’Osservatorio Autopromotec, il tasso di rinnovo del parco auto negli ultimi 6 anni è stato del 30,6%.
Siamo stati abituati ad un anno in cui l’Italia emergeva come prima in moltissime discipline e/o materie, stavolta è andata abbastanza male. In Europa infatti siamo gli ultimi per percentuale di rinnovo del parco auto.
Grazie ad uno studio dell’Osservatorio Autopromotec, è emerso che dal 2014 al 2020 sono state immatricolate circa 12 milioni di auto. Queste 12 milioni di auto se rapportate alle 39,7 circolanti, portano ad un tasso di rinnovo del 30,6%.
Il tasso di rinnovo italiano, se confrontato con quello delle altre nazioni europee, diventa preoccupante. La Germania presenta un tasso pari al 47,7%, Regno Unito 45,7%, Francia 36,2% che seguono l’Italia con percentuali più alte.
Proprio all’interno dello “stivale” c’è però una grandissima differenza territoriale, dovuta soprattutto dalla disparità economica presente. Nel Nord Est italiano il tasso di rinnovo è del 48,2%, contro il 37,4 del Nord Ovest ed il 31,1% del Centro. Dati peggiori e molto preoccupanti nel Sud Italia (il tasso di rinnovo del parco auto è del 14,4% e 14,1% nelle isole).
Risultato dello studio, in Italia è molto difficile rinnovare il parco auto. Questo porta delle preoccupazioni anche sul rinnovo verso l’elettrico nel nostro paese: se in sei anni non siamo riusciti a cambiare i nostri veicoli (spesso vetusti), entro quanto riusciremo a portare l’elettrico come alimentazione principale? Tanto, forse troppo.
Le auto italiane hanno in media 11 anni e 10 mesi, ed 1/5 di esse fanno parte delle categorie Euro 0, Euro1 o Euro2, veicoli che quindi inquinano moltissimo, consumano altrettanto ed hanno oltre i 18 anni d’immatricolazione.
Tutte queste carenze strutturali ricadono sull’inquinamento, sul consumo di carburante e sugli investimenti che in Italia possono essere effettuati nella transizione ecologica verso l’auto a consumo zero. Saranno presi provvedimenti su questa carenza, ormai certificata, italiana?
Iniziare la transizione verso l’elettrico è fondamentale per non ritrovarci a dover rincorrere, prima di questo c’è bisogno di rinnovare però il parco auto italiano, rottamando i veicoli annosi e sostituendoli con auto a basso consumo.
Ci sono i dati, speriamo verranno ben interpretati.