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Non sembra fermarsi la salita del prezzo per il carburante.
Automobilisti in ginocchio, trasportatori ancor di più. Il caro carburante sta diventando un serio problema in questi giorni, con il diesel che è arrivato a costare addirittura più della benzina.
Il prezzo sembra destinato a salire, al momento in cui vi parliamo la benzina si è assestata a 2,2 €/l così come il diesel (con picchi di 2,3 €/l). Questi prezzi si riferiscono al self-service, da sempre modo per risparmiare sul carburante per gli automobilisti, con il servito si arriva facilmente ai 2,40 €/l, una strage vera e propria.
I rincari sono dovuti alla mancanza di materia prima, l’Opec (Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio) sta esportando ed estraendo sempre meno gregge dal termine dei lockdown nazionali, provocando l’innalzamento improvviso dei prezzi. Le riserve di carburante sono sempre meno ed il conflitto tra Ucraina e Russia sicuramente non aiuta, rendendo sempre meno chiaro il futuro automobilistico che ci attende.
Godono, fino ad un certo punto, i possessori di auto con impianto Gpl. Il prezzo del Gpl, comunque in crescita, si assesta tra i 0,867 a 0,888 euro/litro.
Secondo i calcoli delle associazioni, l’aumento del carburante comporterà una spesa di 525 € in più all’anno per famiglia (nel caso di auto a benzina), 558€ nel caso di auto diesel. Il presidente dell’Unione nazionale consumatori parla di “una speculazione bella e buona, come temevamo, sono scattati rialzi del tutto ingiustificati”, dice. “Le quotazioni internazionali del petrolio, come di molte altre materie prima, stanno, volando solo sulla base dell’ipotesi di uno stop dell’import dalla Russia che per il momento non c’è”
Speriamo in un calo dei prezzi al più presto, per poter tornare a goderci, con meno stress, le care auto che tanto amiamo.