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Ferrari F8 Tributo- la rivoluzione di Maranello

Ferrari F8 Tributo- la rivoluzione di Maranello 12 Luglio 2021

“Costruisco motori e attacco loro delle ruote” disse tanto tempo fa Enzo Ferrari… non era proprio così. Il tempo ha dimostrato che costruiva veri e propri capolavori, la storia continua!

Il nome è tutto un programma: tributo. A cosa? Si chiama tributo perché omaggia l’eccellenza del motore V8 Ferrari stradale, il più potente di sempre. Stiamo parlando dell’ultima evoluzione del propulsore F154, premiato per ben 3 anni di seguito (2016- 2017- 2018) come motore internazionale dell’anno e riconosciuto come il miglior motore degli ultimi vent’anni! Spettacolo puro!

E’ stata disegnata dal Centro Stile Ferrari sotto la direzione di Flavio Manzoni, l’obiettivo era quello di rendere la F8 tributo un punto di svolta verso uno stile molto sportivo ma che abbracciasse le esigenze dell’aerodinamica.

La F8 Tributo è spinta dallo stesso motore della 488 Pista: un V8 bi-turbo IHI con 3902 cm3, capace di erogare 720 cavalli. Forte in accelerazione, da 0 a 100 in 2,9 secondi (DUE,NOVE SECONDI?!) e da 0 a 200 in 7,8 secondi (è legale?), ma non lascia a desiderare la velocità massima che tocca i 340 km/h.

Per arrivare a queste prestazioni c’è ovviamente bisogno di un’auto prestante sotto tutti i punti di vista, come nel cambio ad esempio. Ferrari F8 Tributo ha un cambio automatico Ferrari F1 doppia frizione a 7 rapporti, con i rapporti di trasmissione aggiornati.

L’anteriore del veicolo è maggiormente caratterizzato dall’integrazione del S-Duct: si tratta di un aiuto derivato dalla Formula 1 che pone un’apertura a forma di S rovesciata sul fondo dell’auto. Questo permette di migliorare il carico aerodinamico anteriore e di conseguenza una maggiore stabilità del veicolo quando si trova ad alte velocità.

I gruppi ottici anteriori sono a LED, si aprono in orizzontale e sono molto compatti e vicini tra loro, anche questo per permettere la presenza di ulteriori prese d’aria per raffreddare i freni (insomma, aprite quelle dannate finestre!).

Gli interni mantengono uno stile proprio alle berlinette 8 cilindri, con l’aggiunta (molto gradita) della nuova interfaccia di comando HMI (Human Machine Interface). Sono presenti le bocchette d’aria rotonde, il volante ed i comandi d’ultima generazione, il display da 7”.  La plancia è molto elaborata e realizzata in fibra di carbonio, rivestita in Alcantara, comunica tanta leggerezza ma anche molto lusso. Gli strumenti interni sono raccolti vicino al guidatore: al centro spicca il contagiri, mentre ai lati due schermi configurabili visualizzano le funzioni del sistema multimediale (navigatore incluso) e del computer di bordo, a partire dai settaggi della vettura. Il volante, oggetto molto caro a Maranello, è dotato dello storico manettino per selezionare le modalità di guida e del pulsante di accensione.

La Ferrari F8 Tributo ha girato sul Circuito di Fiorano (2976 metri) fermando il cronometro in 1’22”5, mezzo secondo più veloce della 488 GTB.

Da quando Ferrari è entrata nella borsa di New York, nel 2015, sono arrivati 800 dipendenti in più. Per questo si è creata la “scuola dei maestri” dove i più esperti trasmettono le storiche conoscenze ai più giovani, dai maestri agli allievi.

Dopo quello gioiellino chissà quante cose i maestri avranno da dire ai futuri allievi. Un vero e proprio capolavoro dell’azienda italiana Ferrari, unica al mondo, unica nel suo genere, orgogliosamente italiana.

Ferrari F8 Tributo è disponibile presso lo showroom Gruppo Piccirillo: clicca qui per vederla!